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Truman Capote Streckfus Persons (1846-1928)
1924 - 1984
Scrittore e sceneggiatore statunitense
Allontanato dai genitori all'età di sei anni, crebbe a Monroeville, in Alabama
con i nonni. Alla sua scarsa dedizione allo studio si contrapponeva una forte
passione giornalistica. Ben presto cominciò a scrivere sulla celebre rivista New
Yorker.
Un carattere difficile ed irriverente, aggravato, agli occhi della società, da
una mai nascosta omosessualità, lo condussero lungo tutta la vita sempre ai
limiti dell'eccesso. Viaggiò moltissimo, assetato di conoscenza e desiderio di
documentarsi procurandosi sempre incontri interessanti ed estrapolando storie a
parole tramite un registratore sempre a presso con lui.
Il lavoro di giornalista e di scrittore comincia con difficoltà e scontri: viene
licenziato dal New Yorker per avere involontariamente offeso il poeta Robert
Frost.
Pubblica alcuni racconti su "Harper's Bazaar" e comincia a scrivere per il
Southern Gothic Novelist che contribuisce notevolmente a mitizzarlo alimentando
la sua fama di personaggio contemporaneamente piacevole e arrogante. Comincia ad
essere sempre più apprezzato negli ambienti letterari.
A imporlo come scrittore è il primo romanzo, "Altre voci, altre stanze" (1948),
storia gotica sull'ambiguità descritta da Capote come "tentativo di esorcizzare
i demoni".
Fin dall'inizio della sua carriera, frequenta scrittori ed artisti, personaggi
dell'alta società e celebrità internazionali, attirando l'attenzione della
stampa con il suo bizzarro stile di vita.
La fama è dietro l'angolo, e lo raggiunge con Colazione da Tiffany.
Nel 1954 scrive assieme al musicista Arold Harlen il libretto e i testi delle
canzoni per il musical House of Flowers.
L'assassinio di un'intera famiglia in Kansas lo colpisce tanto da spingerlo a
fare lunghe ricerche che confluiranno nel più acclamato dei suoi libri, A sangue
freddo (1966), la cui uscita a puntate sul "New Yorker" è circondata da
polemiche, che incidono parecchio sulla vita dell'autore.
Il ballo in maschera al Plaza Hotel con cui Capote decide di festeggiare
l'ultima puntata, commentato in prima pagina da tutti i giornali, diventa subito
un evento - icona e per diverso tempo lo scrittore è una presenza fissa sui
rotocalchi e in televisione.
Per anni lavora ad un nuovo romanzo, "Preghiere esaudite", che resterà
incompiuto: nell'intento dell'autore esso avrebbe dovuto condensare tutto ciò
che Capote aveva osservato vivendo a contatto col jet set.
Nel 1971 il poeta Kenwald Elmslie e il musicista Claibe Richardson trasformano
il romanzo autobiografico The Grass Harp in un musical, che però riscuote poco
successo.
L'ultimo periodo della sua vita è segnato da discutibili serate mondane, sempre
più chiacchierate, condite da droga ed alcool in grandi quantità.
A sangue freddo
Il villaggio di Holcomb si trova sulle alte pianure di grano del Kansas
occidentale, una zona desolata che nel resto della stato viene definita
"laggiù". Un centinaio di chilometri a est del confine del Colorado, il
paesaggio, con i suoi duri cieli azzurri e l'aria limpida e secca, ha
un'atmosfera più da Far West che da Middle West. L'accento locale ha pungenti
risonanze di prateria, una nasalità da bovari, e gli uomini, molti di loro,
portano stretti pantaloni da cowboy, cappello a larghe tese e stivali con tacchi
alti e punte aguzze. Il terreno è piatto e gli orizzonti paurosamente estesi;
cavalli, mandrie di bestiame, un gruppo di solos bianchi che si elevano
aggraziati come templi greci, sono visibili parecchio prima che il viaggiatore
li raggiunga.
Colazione da Tiffany
Mi sento sempre attratto dai posti dove sono vissuto, le case e i loro dintorni.
Per esempio, nella Settantesima Est c'è un edificio di pietra grigia dove, al
principio della guerra, ho avuto il mio primo appartamento newyorchese. Era una
stanza sola affollata di mobili di scarto, un divano e alcune poltrone paffute,
ricoperte di quel particolare velluto rosso e pruriginoso che ricolleghiamo alle
giornate d'afa in treno. Le pareti erano a stucco, di un colore che ricordava
uno sputo tabaccoso. Dappertutto, perfino in bagno, c'erano stampe di rovine
romane, molto vecchie e tempestate di puntolini scuri. L'unica finestra dava
sulla scala di sicurezza. Ma, anche così, mi si rialzava il morale ogni volta
che mi sentivo in tasca la chiave del mio appartamento; per triste che fosse,
era un posto mio, il primo, e lì c'erano i miei libri, i barattoli pieni di
matite da temperare, tutto quello che mi occorreva (o così almeno pensavo) per
diventare lo scrittore che volevo diventare.
Preghiere esaudite
In qualche parte del mondo esiste una filosofa straordinaria che si
chiama Florie Rotondo.
L'altro giorno mi sono imbattuto in una delle sue riflessioni, stampata da una
rivista consacrata agli scritti degli scolaretti. Diceva: "Se potessi fare quel
che voglio, andrei al centro del nostro pianeta, la Terra, a cercare uranio,
rubini e oro. Cercherei anche i Mostri non rovinati. Poi mi trasferirei in
campagna. Florie Rotondo, 8 anni". Florie, tesoro, io so cosa intendi dire,
anche se tu non lo sai: come potresti a otto anni?
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